A dimostrare che si tratta di una falsità ci ha pensato anche uno studio che ha preso in considerazione i “metallari” degli anni ’80 prendendone in considerazione le esperienze di vita passate e presenti.
Nell’articolo pubblicato sulla rivista Self and Journal si scopre che chi ha vissuto il mondo del metal negli anni 80′ “ha avuto una gioventù significativamente più felice ed ora una vita più equilibrata” rispetto ai loro coetanei. Lo studio ha rivelato che sebbene molti appassionati di metal “abbiano fatto la conoscenza con esperienze traumatiche concedendosi uno stile di vita ‘sesso, droga e rock and roll’, l’identità fornita dal metal è servita come un fattore protettivo verso i momenti negativi della vita”.
COMUNITA’ DEL METAL
Lo studio ha preso in esame 377 persone, 154 di queste sono state fan del metal, musicisti o groupies negli anni ’80, altri 80 hanno ascoltato musica differente nello stesso periodo temporale ed altri 152 sono attuali studenti universitari. Si è scoperto che i fan del metal hanno “riportato i livelli più alti di felicità giovanile rispetto agli altri gruppi e sono anche minori le probabilità di avere rimpianti di qualcosa fatto in passato”. E la spiegazione sembra essere molto semplice: “Il supporto sociale è un fattore cruciale per i giovani in difficoltà. I fan e i musicisti metal avevano un senso di appartenenza forte alla loro comunità ed hanno potuto vivere delle esperienze condivise”. Insomma il metal degli anni ’80 fa bene alla felicità, sarà meglio ascoltarlo anche oggi.